
Siamo sicuri di rispettare i ritmi e i bisogni specifici del sonno dei nostri figli?
I genitori si preoccupano di tanti aspetti della vita dei loro figli, ma un bisogno primario come il sonno,
che è un alleato essenziale per la salute fisica e mentale nello sviluppo, spesso non viene tenuto nella
giusta considerazione.
Vedo genitori che condividono con i figli orari e ritmi, senza alcuna consapevolezza delle esigenze specifiche del bambino o del ragazzo. Prima vengono le esigenze sociali della famiglia e poi il resto. Gli esiti di questa noncuranza sono variabili, ma non trascurabili.
Ecco la quantità di sonno raccomandata per età secondo l’American Academy of Sleep Medicine:
ETA’ | FABBISOGNO GIORNALIERO |
---|---|
0-3 MESI | 14-17 ore |
4-12 MESI | 12-16 ore |
1-2 ANNI | 11-14 ore |
3-5 ANNI | 10-13 ore |
6-12 ANNI | 9-12 ore |
12-18 ANNI | 8-10 ore |
E’ un certezza scientifica documentata, con un accordo unanime tra esperti, eppure i bambini e gli adolescenti dormono sempre meno.
Oggi sono cambiati i ritmi sociali, che ci vogliono tutti più attivi il più a lungo possibile, pieni di impegni e attività fin dalla più tenera età e un problema specifico delle famiglie a livello educativo è la difficoltà
nel mettere in atto le linee guida essenziali per garantire una giusta quantità di sonno.
Sono regole molto semplici, che però richiedono una pianificazione familiare:
- stabilire un orario, adeguato all’età, per andare a letto e per alzarsi;
- organizzare le attività giornaliere in modo da garantire il momento del riposo;
- mantenere orari regolari del sonno e dei pasti;
- stabilire una routine costante prima di andare a letto (mettersi il pigiama, lavarsi i denti, leggere una storia);
- eliminare cibi e bevande che contengono caffeina;
- evitare i videogiochi nelle ore precedenti al sonno perché hanno un effetto stimolante;
- evitare luci intense e fonti rumorose;
- tenere tutti gli apparecchi elettronici fuori dalla camera da letto e limitarne l’uso prima di andare a dormire. Infatti, oltre all’errata educazione al sonno, si osserva un uso accentuato di smartphone e tablet nel periodo precedente all’addormentamento, protratto ad orari sempre più avanzati.
Spesso i genitori mi dicono che sono obiettivi irrealizzabili, perché preferiscono lasciare molta libertà ai bambini, con la convinzione che, evitandogli ogni frustrazione e ogni costrizione, possano renderli più
felici. In questo modo però, deresponsabilizzano anche a sé stessi, evitando il peso di far rispettare le regole.
Le conseguenze sono molte e variano a seconda dell’età.
In generale, i bambini che crescono senza regole e senza regolarità appaiono più stressati, più aggressivi, con minore controllo del comportamento, e la mancanza di sonno in età scolare rende i bambini più disattenti o iperattivi. A livello cognitivo, si presentano problemi di apprendimento e di memoria.
Nell’adolescenza, invece, oltre alle difficoltà scolastiche e alla stanchezza che impedisce di impegnarsi in classe, di fare sport o che fa dormire tutto il pomeriggio, si osservano una maggiore irritabilità, maggiori comportamenti pericolosi, senza controllo delle conseguenze, e in generale un minor controllo emotivo.
Sono aspetti molto importanti dei quali dobbiamo tener conto.
Se vogliamo lasciare i bambini e i ragazzi liberi a tutti i costi da ogni regola, sappiamo quali sono effettivamente le conseguenze che poi dovranno pagare per queste scelte?