Quando sarò vecchia, se mai riuscissi a raggiungere tale obiettivo niente affatto scontato, voglio tener presente quello che sto per scrivere: so che le persone anziane si sentono spesso inutili, un peso, senza valore; e so che molti giovani la pensano così.
Ma ciò è scorretto e superficiale.

Voglio scrivere tutto questo proprio adesso, momento in cui sono nell’età di mezzo, perché così un giorno potrò ricordarmelo.
Gli anziani che sono stati, e sono intorno e vicino a me, rappresentano dei pilastri nella mia vita. Sono stati quella quotidianità scontata che proprio per questo rassicura, sono stati l’abitudine ripetitiva che fa riposare.
Sono stati la saggezza di chi, lontano dai giochi, non è “finito”(come sento dire spesso), ma può giudicare tutto meglio, con più distacco. Sono stati il mio archivio di memoria a lungo termine, inesauribile fonte di aneddoti ed esperienze, spesso ripetute, ma sempre con grande commozione.

Quando sarò vecchia e mi sentirò sola cercherò di ricordare che anche da giovane mi capitava di sentirmi sola, e che per sentirmi meno sola facevo una telefonata o una visitina alla nonna o alla vecchia zia.

Quanto ristoro mi avete dato, miei cari vecchi!
Non ho mai pensato che foste inutili, che foste un peso.
Quanto mi è mancata la terra sotto i piedi quando qualcuno di voi è mancato!

Siete stati e siete quella retroguardia che consente al compagno di avanzare.

In psicologia si chiama la base sicura, identificata con la madre da bambino, ma identificabile anche con una realtà più allargata nell’adulto.

Non dite, non pensate che non servite più a niente, perché senza radici l’albero non si regge in piedi. Se nella società moderna conta solo chi produce, allora che valore inestimabile può avere chi crea sicurezza, benessere, serenità, tempo da donare?

Il problema nella relazione transgenerazionale, nasce dall’opinione che dai vecchi ci si debba difendere, dalla sensazione che andare a mangiare le lasagne la domenica a mezzogiorno sia un noioso dovere.
Questo è un retaggio delle relazioni conflittuali degli adolescenti che vogliono identificarsi, autoaffermarsi e liberarsi da tutto ciò che era il prima.

Avere un posto dove poter mangiare le lasagne come solo la zia, la nonna, la mamma le sa fare è un’ opportunità che non dura per sempre. È un bene da conservare e proteggere più dei gioielli di famiglia.

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